mercoledì 6 marzo 2013

L'allenamento, il giubbino e la pelle.


In una giornata qualunque, andando in giro per fare un po' di spese mi trovo a passare davanti ad una vetrina di un negozio di abbigliamento.
Rimango molto colpito da un giubbino, mi piace, cattura subito la mia attenzione, in particolar modo resto attratto dal fatto che calza molto bene, il modo in cui il manichino indossa il giubbino è perfetto.




Preso da questo entusiasmo entro nel negozio e chiedo alla commessa di voler provare il giubbino in questione e appena lo indosso mi piazzo davanti allo specchio, beh a questo punto non potreste mai immaginare lo stupore dipinto sul mio volto, quel giubbino mi sta da schifo, largo, lungo, grinze ovunque, insomma mi rendo conto di indossare uno straccio.
Preso dallo sconforto comincio a guardarmi attorno cercando la commessa per dirle che ho cambiato idea e mentre la cerco noto che ci sono nel negozio tanti altri clienti che alla ricerca di qualcosa, indossano diversi capi di abbigliamento.
Mi accorgo così che ci sono capi di abbigliamento uguali che stanno malissimo ad alcuni mentre ad altri calzano bene, un po' com'era accaduto a me.

Uscendo dal negozio mi chiedo "ma cosa pinge a comprare un capo di abbigliamento piuttosto che un altro?" La risposta mi arriva subito
1) deve essere funzionale, se fa caldo acquisterò una polo, una camicia, una t-shirt, se fa freddo magari ho bisogno di un maglione, una giacca a vento e così via, in pratica il primo obiettivo e capire a cosa deve servire il capo di cui ho bisogno.
2) mi deve piacere, mi deve stare bene addosso, deve calzarmi bene a pelle.

Dopo aver capito tutto ciò ho un illuminazione enorme, ho pensato subito "ma questo è ciò che deve accadere anche nell'allenamento".


Un insegnante deve insegnare i principi che ci sono dietro la tecnica e lasciare libertà di espressione all'allievo.
Non deve imporre la propria scelta di fare una tecnica in un determinato modo solo perché è lui stesso a farla, io per esempio siccome sono abbastanza alto ho imparato con il tempo a fare shiho-nage in un certo modo perché era improbabile che potessi passare sotto al braccio di uke, ma ovviamente non ha senso che insegni a fare la tecnica in questo modo ad un allievo alto 1.65 m, ha senso che io gli insegni i principi di shiho-nage ed i principi che gli insegneranno come imparare a scegliere una forma piuttosto che un altra.

Diffidate dalle persone che vi impongono le proprie forme senza farvi capire ciò che c'è dietro, d'altra parte voi comprereste mai un giubbino solo perché a qualcuno calza bene e a voi sta malissimo?

L'allenamento è una questione di pelle, bisogna capire cosa riusciamo ad indossare bene.

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