mercoledì 20 febbraio 2013

A volte ritornano...


Tempo fa scrissi un post, quando questo blog ancora non esisteva, ed approfittai del blog del mio amico Fabio Branno per postarlo.

Ultimamente mi capita spesso di ripensare al post che scrissi, forse perchè il tema che affrontai è sempre presente nei miei pensieri, non riporterò tutto il post sul mio blog, ma per comodità, se a qualcuno fosse sfuggito, inserisco il link al blog di Fabio Branno per andare a leggerlo.

La leggerezza del piombo, la pesantezza della piuma.

venerdì 15 febbraio 2013

Video Aikido Febbraio

Sabato 09 febbraio mi sono divertito con il mio amico Diego Thomas a fare un po' di allenamento.
Dopo l'allenamento siamo riusciti a montare questo piccolo video, lo pubblico nella speranza che possa essere d'aiuto agli altri così come lo è stato per noi.



lunedì 4 febbraio 2013

Errori e obiettivi

Tanti anni fa mi tratteni a fine lezione con uno dei miei insegnanti di aikido, mi ricordo che capitava spesso, ed era una cosa piacevolissima, c’era l’abitudine di parlare di qualunque argomento ed ogni volta era una scoperta nuova.

Una volta si parlava di esami di aikido ed esami dell’università, dell’impegno che uno dedica alla preparazione di tali esami e il mio insegnante mi disse “Ricorda Fabio che essere bocciati ad un esame è un diritto.”



Non nascondo che in quel momento rimasi completamente interdetto, ho subito pensato “Ma cosa dice?Se io mi dedico anima e corpo ad un esame, come posso pensare che è mio diritto essere bocciato?”
Non riuscivo a capire, non perché non concepivo il fatto che essere bocciati poteva essere un diritto, non capivo per il semplice fatto che non concepivo il fatto di poter essere bocciati. 

Ma quando mi resi conto che essere bocciati non era un’offesa o un’umiliazione, bensì una correzione, capì le sue parole, e mi si aprii un mondo nuovo.

Non dobbiamo vedere i nostri errori come dei limiti invalicabili, come uno sbaglio senza possibilità di uscita.
I nostri errori hanno senso se ci possono insegnare qualcosa, dai propri errori abbiamo tantissimo da imparare se li vediamo con occhi critici, mentre abbiamo tutto da perdere se non ne sappiamo riconoscere la vera essenza.



Povero è colui che non vede i propri errori.

In genere quando commettiamo un errore, piuttosto che imparare dall'errore e correggere ciò che si è sbagliato, continuiamo a pensare all'errore come una mortificazione, e ci portiamo dietro il “lato oscuro” dell’errore, e mentre facciamo altro continuiamo a pensare a questo “lato oscuro” dell’errore, restandone infangati e non riuscendo più ad uscirne.



Mi capita di vedere ciò quando qualche allievo durante la pratica commette un errore nella ripetizione di un kata e piuttosto che andare avanti fino alla fine del kata, mettendo da parte quell'errore per poi esaminarlo dopo, mi accorgo che la sua mente è completamente presa da quell'errore durante tutta l’esecuzione del kata, e ciò non lo rende libero dall'errore, ne resta imprigionato.


"Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare."