Oggi voglio provare a scrivervi un racconto Zen, non me ne
vogliate se il risultato sarà pessimo, e se qualcuno dovesse vederci invece
qualcosa che gli sembra noto allora vorrà dire che il risultato sarà stato
positivo.
Grazie anticipatamente per la lettura.
Tempo fa esisteva un bravissimo disegnatore, aveva del
talento, era eccezionale, ma gli mancava la tecnica.
Siccome voleva approfondire lo studio di tale arte, decise
di andare da uno dei migliori disegnatori esistenti.
Il maestro lo accolse a braccia aperte, e gli insegnò tutto
ciò che sapeva.
Così ora il nostro ragazzo oltre ad essere un eccellente
disegnatore era anche a conoscenza di tutte le tecniche di disegno.
Un giorno il maestro, ormai già anziano, morì; così il
ragazzo si ritrovò senza una guida.
Da quel giorno in poi il suo talento venne riconosciuto da
tutti, in quanto era in grado di fare delle repliche perfette dei capolavori del
suo maestro e gli venivano commissionate copie dei quadri del suo insegnante,
poichè dopo la sua morte tutti ne volevano avere una in casa e così il ragazzo
venne apprezzato e conosciuto in tutto il mondo.
Un giorno ad una commemorazione della morte del suo maestro
tutti andavano dal ragazzo ringraziandolo per aver dato continuità alle opere
del suo insegnante.
Durante la cerimonia, un bambino vide che tutti andavano dal
ragazzo a ringraziarlo in quanto grande disegnatore e gli chiese, con la bontà
e l'innocenza che solo i bambini sanno avere "Scusa mi faresti un disegno
con una casa, una famiglia e un cane?" e gli porse foglio bianco e matita.
Il ragazzo raccolse foglio e matita e tutto si fermò.
La stanza divenne buia, fredda e gelida; un attimo divenne
una vita intera.
Non sapeva cosa fare, scoprì di non essere in grado di
disegnare nient'altro che non fosse una copia dei disegni del suo maestro.
Così ruppe la matita e il foglio e capì che forse doveva
cominciare tutto da capo.
Chi ne è maggiormente responsabile, il maestro o l'allievo?
RispondiEliminaNon esiste chi è maggiormente responsabile, credo esista chi è veramente responsabile.
RispondiEliminaNon è importante capire chi sta sbagliando, l'importante è capire che si sta sbagliando.
La consapevolezza dell'esistenza di un problema è il primo passo verso la ricerca della soluzione.